• Piccola tazza di porcellana o maiolica (un tipo di produzione ceramica di vasellame caratterizzato da un corpo poroso rivestito, prevalentemente per immersione, di uno smalto stannifero, o tutt'al più piombico. Il nome italiano deriva da quello dell'isola di Maiorca, uno dei centri più attivi in tale smercio nel Medioevo. All'estero invece è nota spesso come "faïence", dalla città di Faenza, che per secoli ne fu tra i maggiori produttori europei), o terraglia, con manico da un lato, in cui si prende il caffellatte o la cioccolata; in molte regioni è sinon. di tazza. b. Il liquido contenuto in una chicchera: bere una ch. di caffè.  
  

Forse non tutti i lettori saranno familiari con questo termine, oggi un po' desueto, che indica una tazzina di porcellana dotata di manico, utilizzata per sorbire tè, caffè o cioccolata.  

• Il naming, il cui significato è stato chiarito in precedenza, si vede sostituito la pronuncia delle doppie "cch" con le doppie "K", che oltre ad avere un valore evocativo in sostituzione del nesso "ch" nelle nuove scritture telematiche e giovanili in chiave moderna, trova anche un suo perché con il nick-name della ragazza del titolare, conosciuta nel web con il nome di Kiki.